ENG
In this series of works on paper, the line "the first and last element in painting as in every construction in general" (A. Rodčenko) is represented and investigated as a form in itself. In the white space of the page, the main graphic element - be it horizontal, vertical, curved etc. - is never the same, establishing the limits of the space. Three other lines, parallel and overlapping, elaborate on this by combining intentional and random gestures, departing from it, following its own pace, stretching sideways following the idea of a full space on the page and at the same time contributing to the main line. Referring to the concept of duality of the Taoist matrix in which opposites permit themselves to be oriented in existence and maintain a constant equilibrium - and to its graphic symbol in which the sinuous line that separates creates two forms of opposing colour contained in the same circular space which has no beginning and no end, "Line" proposes to explore the theme of the sign that discriminates, maintaining a dynamic balance between the parties. Every linear segment in the composition at the same time 'cuts' and reconstitutes the representative space apparently bringing closure; a line that separates, interrupts, limits, creates an emptiness as a metaphor of 'nothing' but, at the same time, unites, connects the surrounding elements, suggesting the idea of a full metaphysical space or of the 'whole'.
ITA
In questa serie di lavori su carta, la linea, "primo e ultimo elemento in pittura come in ogni costruzione in generale (A. Rodčenko)", è rappresentata ed indagata come forma in sé. Nello spazio bianco del foglio, l'elemento grafico principale sia esso orizzontale, verticale, curvo, ecc., quindi mai uguale, stabilisce i limiti dello spazio; altre linee continue, parallele e sovrapposte, elaborate combinando gesto intenzionale e casualità, si dipartono da esso, seguono la sua andatura, si allungano lateralmente inseguendo l'idea di uno spazio pieno nel foglio e allo stesso tempo concorrono alla costruzione della linea principale. Richiamandosi al concetto di dualità di matrice taoista in cui gli opposti permettono di orientarsi nell'esistenza e mantenere un equilibrio costante, e al suo simbolo grafico in cui la linea sinuosa che separa crea due forme, di colore opposto, contenute nello stesso spazio circolare, che non ha inizio né fine, 'Line' si propone di esplorare il tema del segno che discrimina mantenendo incessantemente in equilibrio dinamico le parti. Ogni segmento lineare nelle composizioni al contempo "taglia" e ricostituisce lo spazio rappresentativo apparentemente conchiuso: una linea che separa, interrompe, delimita, crea un vuoto come metafora del "nulla" ma, allo stesso tempo, unisce, ricompone e mette in relazione gli elementi circostanti, suggerendo l'idea di uno spazio metafisico pieno o del "tutto".